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29 settembre 2015

Recensione di The Heir di Kiera Cass


Titolo: The Heir
Autrice: Kiera Cass
Genere: Young Adult
Editore: Sperling & Kupfer




Sono passati vent'anni da quando America Singer ha partecipato alla Selezione e conquistato il cuore del principe Maxon. Ora, nel regno di Illéa, è tempo di dare inizio a una nuova competizione. Il Paese infatti è in difficoltà: il popolo è inquieto e infelice, la tensione cresce ogni giorno e la situazione è sempre più precaria. Solo una Selezione potrebbe risollevare gli animi dei sudditi e alleggerire l'atmosfera. E questa volta toccherà alla futura erede al trono, Eadlyn, scegliere tra i trentacinque pretendenti arrivati a Palazzo. Il re e la regina però non hanno fatto i conti con il carattere indipendente e determinato della giovane principessa, che non ha alcuna intenzione di assecondare questa farsa e lasciare decidere agli altri della sua vita. L'idea che la Selezione possa regalarle la stessa favola d'amore dei suoi genitori non la sfiora nemmeno. Ma scoprirà presto che il suo lieto fine non è poi così impossibile come aveva pensato...


Gli eventi di "The Heir" cominciano vent'anni dopo la conclusione di "The One". Protagonista questa volta è Eadlyn, primogenita di America e Maxon e futura regina di Illéa. 






In questo nuovo libro potremmo dunque finalmente osservare la selezione dal punto di vista di chi sceglie, Eadlyn in questo caso. 
La ragazza si trova, spinta dai genitori, a prestarsi malvolentieri ad una nuova selezione e in men che non si dica si ritrova trentacinque ragazzi a competere per la sua mano.

Non posso scrivere nello specifico dei pretendenti senza rischiare di spoilerare le parti più divertenti del libro, ma posso assicurare che sono tutti decisamente più interessanti delle ex pretendenti di Maxon. 

Eadlyn è, nonostante voglia apparire esattamente il contrario con le sue lamentele sul non voler essere regina, la tipica principessa viziata: ha comportamenti sgradevoli verso molti dei pretendenti, soprattutto all'inizio della selezione, e nemmeno la servitù e gli abitanti del palazzo vengono risparmiati dalla sua mancanza di tatto che offende,anche solo col pensiero, neanche tanto velatamente. Se è possibile la Cass è stata capace di creare un personaggio più odioso di America... almeno lei non aveva una malsana fissa per le tiare.

Aspetto importante della protagonista è il suo rapporto con la famiglia, soprattutto con il gemello Ahren, nato soli 7 minuti dopo di lei. I due hanno un legame così profondo da riuscire a capirsi e comunicare attraverso sguardi e gesti impercettibili.

Tuttavia l'egoismo e la profonda insicurezza di Eadlyn, perennemente spaventata dai suoi doveri, daranno prova di sè persino con il gemello, spingendolo a fare scelte impensabili. Per quanto riguarda i genitori, Eadlyn ha un forte legame con il padre, che assiste nel governo dello stato, ma questo non intacca il rapporto con la madre, da cui si reca quando le servono dei consigli. Ovviamente, come tutto il regno, anche Eadlyn conosce le modalità in cui nacque la storia d'amore dei genitori ma ne ignora i particolari, che scoprirà con le confidenze che i sovrani le faranno durante la sua selezione.







Nonostante la simpatia della protagonista, "The Heir" è di gran lunga migliore della trilogia che lo ha preceduto, che ho comunque apprezzato molto, innanzitutto perchè scatena la curiosità nel sapere se e chi Eadlyn sceglierà, elemento del tutto assente in "The Selection" (qualcuno aveva seriamente dei dubbi su chi Maxon avrebbe scelto?), elemento possibile anche grazie alle personalità dei pretendenti, ben caratterizzati, che rendono difficile la decisione finale di Eadlyn e, se devo dirla tutta, anche la mia. Un altro punto a favore del romanzo sono i richiami agli avvenimenti di "The Selection" che provocano una sorta di nostalgia del passato senza ma che non disorientano chi non ha letto i primi 3 libri della serie.





E, a proposito di nostalgia per i bei tempi andati, mi ha deluso profondamente l'assenza di interazioni tra Aspen e America. Capisco che ormai siano entrambi sposati e innamorati dei rispettivi partner, ma in "The Heir" sembrano quasi non conoscersi!


In sostanza, questo primo libro promette più che bene ma, Kiera, dacci #MoreAspen!










La mia valutazione è 

         




News!
Il seguito di The Heir verrà rilasciato a maggio 2016. Una data specifica e definitiva deve ancora essere confermata e il libro è ancora senza titolo. Il sequel sarà il romanzo finale della serie di The Selection.


Booktrailer


Baci, Vale





28 settembre 2015

Recensione Vintage: Una Grande Passione di Mary Mackey


Titolo: Una grande passione
Autrice: Mary Mackey
Editore: Euroclub
Genere: Romanzo Rosa




E' un'eredità meravigliosa e naturale quella che si trasmette da Natasha Landova alla figlia Tatania e alla nipote Alysia: è la passione per la danza. Tre generazioni di donne sono legate, oltre che da vincoli di sangue, da questo destino che condiziona la loro vita in modo totale.

Tutto comincia da Natasha, nella Russia zarista : al balletto Imperiale di Pietroburgo incontra Sergei , bello come un dio e capace di creare con lei una fusione artistica e fisica mai vista prima. Anche gli spettatori assistono con il fiato sospeso alle loro esibizioni. I destini di Natasha  e Sergei si dividono...ma saranno destinati a ritrovarsi, spesso anche attravero i loro discendenti.

Nota: Il romanzo è diviso in tre parti. Ogni parte ha una protagonista diversa. Ma non vi posso svelare nulla delle altre due  protagoniste senza rovinarvi il romanzo, per questo non ne parlerò.










Questa volta miei cari lettori vi presento un bellissimo libro vintage del 1987 ambientato nella magica Pietroburgo zarista. La storia d'amore tra Natasha Landova e Sergei Maximov mi ha letteralmente travolta e trasportata nella Russia del 1911. Prima di iniziare a leggere il primo capitolo, ci viene presentato il termine "Dusha" (sostantivo russo che indica l'anima, il cuore, la passione) questo termine va tenuto bene a mente, perchè travolgerà ogni singolo personaggio ed istante della storia. Quando la giovane Landova si presenta a metà della lezione di danza tenuta nel teatro Maryinsky provoca lo stupore di tutte le giovani ballerine.

Nessuna ragazza veniva ammessa così, sopratutto in una classe avanzata. Solitamente le ballerine del teatro Imperiale iniziavano a nove o dieci anni , per sette anni imparavano  la tecnica classica  e se erano fortunate entravano a far parte del corpo di ballo del Maryinsky  per diventare le più grandi ballerine russe di tutti i tempi, onorate dalla nobiltà e dallo Zar.





Ma Natasha era diversa dalle altre, era una ragazzina della periferia di Pietroburgo che aveva avuto la fortuna di avere come insegnate di danza Madame Maria Rochina, la quale era stata una delle ballerine più importanti di tutta la Russia . Amante dello zar, ebbe da lui un figlio e non fece più ritorno al Maryinsky. Il Gran Duca Alexis nota la giovane ballerina alle prove e decide di farla esibire nel "Bucaniere" insieme al talentuoso Sergei Maximov. Il ragazzo , dagli  occhi azzurri e dai capelli dorati era l'essere  più bello che Natasha avesse mai visto. Quando ballarono la sera della prima fu come una promessa d'amore destinata a non sciogliersi più. Insieme si toccarono, indugiarono come legati da fili invisibili e in un momento era come se la finzione fosse diventata realtà , lei era diventata la principessa e lui il pirata. Sergei l'implorò silenzioso di seguirlo e di dividere con lui la sua esistenza da bucaniere. Poi la loro parte finì e Sergei uscì tenendola fra le braccia.

" Tocca a noi. Va' e balla come un angelo"



Quando  finì anche l'ultima rappresentazione del "Bucaniere" , Sergei la spiazzò con la più terribile delle notizie. Partiva per la Francia insieme ad una nuova compagnia. Natasha incominciò a piangere e straziata da quelle parole incominciò ad allontanarsi, ma all'improvviso, Sergei  l'attirò vicina e la baciò sulle labbra. Quel bacio rappresentava un addio. Nessuno dei due sapeva che sarebbero stati  destinati  ritrovarsi , per poi perdersi e ritrovarsi ancora come in un ciclo infinito. Ma ogni storia d'amore che si rispetti ha il proprio imprevisto. Partito Sergei, Natasha continua ad esibirsi per il pubblico di Pietroburgo e per la famiglia degli Zar.

Il Gran Duca Alexis si innamora perdutamente di lei e la mette di fronte ad una scelta: concedersi a lui e diventare la favorita all'interno del corpo di ballo Imperiale o rifiutarlo e smettere di ballare per sempre. L'infatuazione tra Zar e ballerine imperiali era molto comune a quel tempo e anche la bella Natasha ne fu "vittima". Ma il suo cuore e la sua mente erano solo per Sergei, ormai fin troppo lontano da lei . 






Questso libro merita, perchè non è concentrato su un solo aspetto, come l'amore o il background storico riguardante la rivoluzione d'Ottobre, ma su molteplici punti. Le vite di tre generazioni si intrecciano , legate da passione, talento e amore.  Ogni personaggio è diverso, incredibilmente profondo e caratterizzato. L'ambientazione è a dir poco spettacolare, sia per fama che per come viene minuziosamente descritta dall'autrice.   La magica San Pietroburgo risplende nella sua essenza barocca ed imponente. L'onnipresente teatro imperiale  Maryinsky non abbandonerà mai nessuna delle nostre protagoniste, sarà presente ed importante all'inizio come alla fine, con le sue pareti azzurro chiaro  e le sue decorazioni in oro. 

Questo romanzo spiazza, per il suo finale imprevedibile e incredibilmente passionale. Se, appunto, potessi descrivere questo romanzo con un solo termine, questo sarebbe "Dusha".



La mia valutazione:











La vostra Ilenia



25 settembre 2015

Recensione: Divergent Series di Veronica Roth


Titolo: Divergent
Autrice: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Genere:
Distopico- Young Adult






Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza... Da questo libro è tratto l'omonimo film.








Questa è in assoluto una delle mie trilogie preferite. Mi ha completamente conquistata ed è stato uno dei libri che mi ha inevitabilmente cambiata. Veronica Roth, con questa trilogia,  impartisce una grande lezione di vita. Leggendo il primo volume ho avuto l'impressione che ogni personaggio mi insegnasse qualcosa: Quattro mi ha ricordato l'importanza di essere sempre e pienamente se stessi e di non lasciar mai dominare un solo aspetto del nostro carattere; Tris mi ha fatto capire che rischiare è un bene, saltare nel vuoto e rompere tutti gli schemi spesso si rivela la scelta più saggia.
Inutile dire che è scritto meravigliosamente, ogni sentimento è così profondo e chiaro nella mente del lettore che risulta impossibile non lasciarsi trasportare dal turbinio di emozioni presenti nel romanzo.
Divergent è una distopia originale e chiaramente definita, che lascia davvero a bocca aperta. Questa non è una semplice storia d'amore, questa è la storia di una lotta contro la società in nome della giustizia, dell'unità ed in fine in nome del sentimento più puro di tutti: l'amore.

“Credo negli atti di coraggio ordinario, nel coraggio che spinge una persona a ergersi  in difesa di un’altra.”



Trailer del Film Divergent








Titolo: Insurgent
Autrice: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Genere: Distopico- Young Adult





Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare. Il secondo romanzo della saga "Divergent".







In questo libro l'amore tra i due ragazzi è messo alla prova. Quattro e Tris litigano in continuazione e si sopportano davvero pochissimo. Tris ha subito da poco la perdita di entrambi i genitori e si sente in colpa per non essere riuscita a salvarli . I tormenti  del passato la dilaniano e nella confusione più totale prende decisioni estreme. Tris , paradossalmente , invece di identificare Quattro come suo sostegno  ed ormai unica famiglia dopo la tragedia successa , diventa la colonna portante del ragazzo che senza  di lei si sente perso.  L'impulsività della nostra protagonista spesso la penalizza ma allo stesso tempo la allena a correre costantemente il rischio. Questo è il libro di transizione e quindi non è  stupefacente come il primo o il terzo , ma lascia ai lettori molteplici domande e pochissime risposte. Una cosa di questo romanzo che mi ha profondamente ferita e a cui non sono riuscita a credere è che, dopo la morte dei genitori, Tris, la ragazza che mi ha ricordato di correre sempre il rischio e di essere sempre forte di fronte alle avversità si sia lanciata ricorrentemente in tentativi di suicidio. Quella Tris ,  la forte ed intrepida Tris che ha trasmesso con le sue azioni coraggio e determinazione , si è proprio adesso abbandonata allo sconforto, cacciandosi in situazioni potenzialmente mortali.  La Roth anche questa volta colpisce nel segno, lasciandoci affamati in attesa dello spettacolare finale.


“Come un animale selvatico, la verità è troppo potente per poterla ingabbiare.”







Trailer del Film Insurgent












Titolo: Allegiant 
Autrice: Veronica Roth 
Editore: De Agostini 
Genere: Distopico -Young Adult 





La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il "sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l'amore e il sacrificio.







Tutto inizia dove si è interrotto Insurgent. Una verità atroce è stata scoperta alla fine del secondo libro , e  sarà proprio questa verità a mettere in dubbio le fazioni e di conseguenza tutti i principi su cui si era basata la loro vita fino a quel momento. La novità dell'ultimo ed entusiasmante libro della saga "Divergent" è il duplice POV di Tris e Quattro. Esatto, abbiamo finalmente la possibilità di sbirciare nella mente del nostro intrepido preferito. I pensieri di Quattro ci sconvolgeranno e spesso ci faranno provare sulla nostra pelle la sua sofferenza. Il POV di Quattro è del tutto distruttivo per il lettore, ovvero, è capace di spezzarti realmente il cuore per l'intensità  dei sentimenti che riesce a trasmetterti. Vi dico solamente che dopo l'inaspettato finale ho avuto bisogno di circa una settimana per poter trovare la forza e  il coraggio di leggere il POV -epilogo del nostro protagonista. Come vi ho detto all'inizio,  La Roth con questa saga impartisce una  vera e propria lezione di vita, e anche con Allegiant non si smentisce. L'altruismo, il sacrificio ed il bene incondizionato  sono ciò che ci viene ricordato rigo dopo rigo.
Questa volta però c'è un "ma", c'è qualcosa che non sono riuscita a perdonare all'autrice: il finale.
Come avrete capito, questa non è una saga dal '' e vissero felici e contenti", ma non mi aspettavo che dopo tutti questi sacrifici dei protagonisti , la Roth, scegliesse un finale tanto indegno di loro. Questa spiazzante conclusione mi ha lasciata senza parole, ferita e anche un pò arrabbiata.
Detto ciò, vi consiglio di preparare i fazzoletti e di avventurarvi  nelle pagine del fortissimo ed appassionante libro conclusivo di questa lodevole saga.

"Sto con lui perché lo scelgo ogni giorno quando mi sveglio, ogni giorno in cui litighiamo o ci mentiamo o ci deludiamo a vicenda. Lo scelgo continuamente, e lui sceglie me. "








La mia valutazione:




La vostra Ilenia

Recensione di "Ti va di rischiare?" di Irene Pistolato



Titolo: Ti va di rischiare?
Autrice: Irene Pistolato
Genere: Romance
Editore: Self-published





Una manovra errata, una macchina sfiorata e un bigliettino lasciato sul luogo del misfatto. Serena non riesce a credere di essere stata tanto maldestra, ma ormai il danno è stato fatto. Marco si ritrova con la sua “bambina” rigata e con la speranza che il numero lasciato dalla donna esista davvero. Forse non tutti i mali vengono per nuocere, forse è stato il destino a far incrociare le loro strade. Se poi ci si mettono anche i loro amici con scommesse assurde e ipotesi strampalate, il divertimento è assicurato.







Oggi vi presento il romanzo auto-pubblicato di Irene Pistolato, "Ti va di rischiare?", primo volume della "serie del rischio". 

Ogni evento di questo romanzo è narrato dai due punti di vista dei protagonisti, ma se da un lato la cosa permette di capire a fondo l'animo di Serena e Marco, d'altra parte alcune scene possono risultare ripetitive. Questo, tuttavia, non accade troppo spesso grazie ai nuovi particolari che ogni punto di vista regala alla storia.
La protagonista femminile è Serena, la tipica donna che è bella ma non sa di esserlo, insicura e un po' impacciata, ma incredibilmente dolce e affettuosa, molto legata alla sua famiglia e agli amici più intimi. Ed è proprio la sua goffaggine che darà un'inaspettata svolta alla sua vita, facendole incontrare, tramite una serie di esilaranti eventi, Marco.

Marco è l'unico erede maschio di una famiglia piuttosto facoltosa, tuttavia egli non incarna la figura del "figlio di papà" che ci si aspetterebbe all'inizio, infatti, pur di non dover sottostare ad un padre fin troppo esigente, preferisce lavorare come rappresentante di materiali per dolci piuttosto che alle sue dipendenze nell'azienda familiare.

Dopo vari incontri, o meglio scontri, i due si innamorano irrimediabilmente l'uno dell'altra. 

E come potrebbe essere altrimenti?
Marco è l'uomo perfetto.
Mai una parola sgarbata nei confronti dell'amata, sempre pronto a difendere Serena da chiunque cerchi di ferirla, a chiedere scusa in caso di errore e a chiarire in caso di fraintendimenti, ammirabile è anche il fatto che Marco non abbia paura di impegnarsi seriamente con Serena, anzi, è sempre, a volte anche troppo, desideroso di portare la relazione allo step successivo. 

Serena invece, nonostante ami Marco alla follia, è molto più cauta e riflessiva riguardo la loro relazione, ma la sua non è sfiducia nei confronti del suo uomo quanto più in sé stessa, convinta di non essere mai abbastanza, a causa della sua enorme insicurezza.


«Ora farò un discorso da uomo delle caverne, ti avverto. Tu sei mia e farò tutto il possibile per tenerti stretta a me. Non ho alcuna intenzione di perderti e farò qualsiasi cosa perché tu non ti possa un giorno stancare di me. Sono stato chiaro?».

La loro storia d'amore viaggia di pari passo con le vicende degli amici più intimi dei due. Una nota d'onore va a Luca, migliore amico di Serena, affettuoso senza essere stucchevole, un po' troppo invadente ma sempre pronto a consolarla o a rimproverarla quando necessario: praticamente l'uomo perfetto se non per un piccolo dettaglio. Peccato solo che le potenzialità del personaggio non siano state sfruttate appieno; egli è infatti, più che un personaggio secondario, una comparsa, ma spero che nel seguito venga dato il giusto spazio anche alla sua storia.


Personalmente ho trovato il romanzo un po' prolisso, molte sono le scene di vita quotidiana che non hanno una vera rilevanza ai fini della storia e che, a lungo andare, possono stancare il lettore. Altra nota di demerito è la presenza di alcuni eventi e dialoghi al limite dell'inverosimile.
Chi di voi ha mai visto o sentito di un gruppo di uomini che, ad una serata di poker o in spogliatoio prima di una partita, si scambia confidenze amorose?
Se ne conoscete uno, beh... presentatemelo.

Comunque, nonostante il fatto che "Ti va di rischiare?" sia un romanzo auto-pubblicato è, se non per qualche piccola svista, ben scritto, il che non è poi così scontato quando si parla di self-published.
Tutto sommato l'ho trovata una lettura leggera e piacevole, adatta a chi ama l'uomo in stile "principe azzurro" e che sogna un amore da favola.

La mia valutazione:








Baci, Vale

24 settembre 2015

Recensione di L'estate dei segreti perduti di Emily Lockhart




Titolo: L'estate dei segreti perduti
Autrice: E. Lockhart
Genere: Young Adult
Editore: DeAgostini





Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive su una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, spensierati. E Cady, l'erede di tutta la fortuna e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l'estate in cui la giovane Sinclair compie sedici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa nulla. Finché, due anni dopo, torna sull'isola e scopre che niente è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai.



Breve ma incredibilmente intenso, è questa la definizione che sento di dare a questo splendido libro di Emily Lockhart. Cady è la prima erede diretta di suo nonno, il signor Sinclair, patriarca della famiglia, è figlia di genitori divorziati e ha perso parzialmente la memoria dopo un incidente estivo. La storia è interamente narrata dal suo punto di vista che, genuino ma allo stesso tempo poetico, ti trasporta a Beechwood Island, tra magnifici panorami, intrighi familiari e segreti.

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Qui non ci sono criminali.

Non ci sono drogati.

Non ci sono falliti.

I Sinclair sono atletici, alti, belli. Siamo una facoltosa famiglia di stirpe democratica. Abbiamo sorrisi smaglianti, menti squadrati e un temibile servizio a tennis.

Non importa se i divorzi straziano i muscoli dei nostri cuori. Non importa se il fondo fiduciario si sta esaurendo e le fatture inevase si accumulano sul ripiano della cucina. Non importa se i flaconi di pillole affollano il comodino.

Non importa se uno di noi è perdutamente, disperatamente innamorato.

Un amore così estremo da richiedere un rimedio altrettanto estremo.

Siamo Sinclair.

Nessuno è spiantato.

Nessuno commette errori.
Passiamo l'estate su un'isola privata al largo delle coste del Massachussetts. 
E forse non vi serve sapere altro.>>
 Questo è il benvenuto che Cady, la protagonista, ci dà all'inizio del libro. La sua famiglia è ricca, tanto da possedere un'isola privata di nome Beechwood Island su cui passare le vacanze estive. Qui Cady rincontra annualmente i nonni materni, proprietari dell'isola, e le due zie con i rispettivi figli, tra cui i due cugini Mirren e Johnny, compagni di giochi fin dall'infanzia insieme a Gat, un amico di famiglia della loro età. 


"Si volta e risale fino a me con un paio di balzi. A un tratto le sue braccia mi stringono e ci ritroviamo avvinghiati. Trema leggermente mentre mi preme le labbra fredde sul collo. Restiamo così, l’uno tra le braccia dell’altra, per un minuto o due, ed è come se l’universo si riordinasse, e sento che ogni rancore tra noi è scomparso. Gat mi bacia sulla bocca e mi accarezza la guancia. Lo amo. L’ho sempre amato. Restiamo sul tetto per molto, molto tempo. Per sempre"

Ed è proprio di Gat che Cady è perdutamente innamorata. La loro storia comincia come tutti i primi amori, da un'amicizia che pian piano finisce per diventare un sentimento più profondo nonostante le difficoltà e le incomprensioni che ostacolano il loro amore. Ma non è attorno alla loro relazione che la trama ruota, bensì attorno al misterioso incidente di Cady. 
Due anni prima infatti Cady è stata vittima di un incidente di cui non ricorda nulla e il silenzio dei suoi parenti riguardo quella misteriosa notte non la aiuta di certo. Ciò che sa per certo è che da quel momento molte cose sono cambiate, lei stessa in primis. Dopo due anni lontana da Beechwood Island, Cady torna sull'isola e qui si rende conto che qualcosa di strano è accaduto durante la sua assenza. La casa del nonno, dalla tipica casa in stile vittoriano che era, è diventata una casa in tipico stile moderno, giardino zen compreso; una delle zie si aggira misteriosamente per l'isola durante la notte ma il giorno dopo dice di non saperne niente e persino Gat, Mirren e Johnny cominciano a comportarsi in modo sospetto, rifiutano di cenare insieme a tutta la famiglia, ignorano le domande di Cady e ad un tratto arrivano persino ad escluderla da alcune uscite di gruppo. Cady infine capisce che la chiave per risolvere il mistero di Beechwood Island sta nella notte dell'incidente di cui non riesce a ricordare nulla. Decide allora di scavare nella sua memoria, cercando di far combaciare le stranezze che la circondano e gli indizi che accumula, aiutata dagli sprazzi di ricordi che lentamente le tornano in mente e dai dettagli che sfuggono ai componenti della sua famiglia durante alcune conversazioni.

Emily Lockhart è capace di assorbirti totalmente tra le pagine del suo romanzo, le descrizioni sono dettagliate e mai banali, basti pensare a quella che l'autrice fa, attraverso Cady, dei "bugiardi", come si definiscono lei e i suoi amici:

Mirren. Zucchero. Curiosità. E pioggia.

Johnny. Scatto. Impegno. E sarcasmo.

Gat è contemplazione ed entusiasmo. Ambizione e caffè forte.


E così tra gite in barca, bizzarre cene in famiglia, baci rubati e avvenimenti misteriosi l'autrice ci conduce per mano al sorprendente finale a cui agogni disperatamente ma che, una volta letto, vorresti non fosse mai arrivato. 


"La vita è meravigliosa quel giorno.

Noi quattro Bugiardi, uniti come siamo sempre stati. Come lo saremo sempre. Non importa se andremo all’università, se diventeremo grandi, se ciascuno di noi si farà una vita per conto proprio, se io e Gat staremo insieme o no. Ovunque andremo, ci ritroveremo per sempre sul tetto di Cuddledown House a guardare il mare. Questa è la nostra isola. In un certo senso, qui resteremo giovani per sempre."








La mia valutazione è


   





Baci, Vale
 

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