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23 novembre 2015

Recensione: "Il re di picche e la regina di cuori - parte prima" di Angelica Cremascoli


Titolo: Il re di picche e la regina di cuori (parte prima)
Autrice: Angelica Cremascoli
Genere: Romance
Editore: Triskell Edizioni



Los Angeles, California. La culla dei sogni, il seno a cui gli artisti impavidi e temerari si attaccano per succhiare fama e successo, l’abbraccio persuasivo della seduzione. È qui che Engie Porter, ballerina eclettica e donna paralizzata dalla paura d’amare, incontra un temibile futuro, riflesso negli occhi celesti e appassionati di Derek Heart. Con un risveglio turbolento, Engie cerca di sottrarsi ai tranelli della vita, malgrado il destino, incarnatosi in Brenda “Brownie” Brandi, la diva, la super star, la regina dello showbiz, colei che aleggia sulla storia, ne muova sfacciatamente le fila. Una storia d’amicizia, d’amore, d’orgoglio; un duello di menti e di cuori, coinvolti nell’aspra battaglia per la reciproca conquista. Riuscirà l’amore a farsi di nuovo strada nel cuore di Engie Porter?


L'autrice:
Nata nel 1991, in provincia di Milano, ha scoperto sin da piccolissima quanto gli scaffali di una biblioteca avessero da regalare. Ci si nascondeva per nascere altre mille volte, a vivere altre mille vite, tra le pagine profumate di polvere che sfogliava, avida, rapita dall'idea che, un giorno, avrebbe potuto trovare il suo stesso nome scritto su una copertina.
In quella biblioteca, su quelle pagine, c'era una bimba che imparava a sognare.
Diplomata in lingue, attualmente frequenta l'ultimo anni della facoltà di Comunicazione Interculturale all'università Bicocca di Milano. Tra i suoi progetti rientra una specializzazione in Teorie e tecniche della comunicazione, in Italia o a Londra, dove il suo cuore ha trovato asilo. è, infatti, appassionata di storia inglese, in particolare di tutto ciò che riguarda l'epoca Tudor e la Golden Age Elisabettiana, grazie a scrittrici quali Alison Weir, Philippa Gregory e Carolly Erickson.
Finito il liceo, ha sentito anche la necessità di continuare con lo studio della filosofia, anche se da autodidatta, che le ha permesso di conoscere l'ineguagliabile genio di Nietzsche e gli irresistibili pensieri di Spinoza e Schopenhauer.
C'è chi la considera eccessivamente nerd, ma lei tende a definirsi soltanto piuttosto curiosa.

Alla domanda "cosa vuoi fare da grande?" ha sempre risposto "libri". Scoprirli, leggerli, scriverli. Come se fosse la cosa più scontata del mondo. Come se, in realtà, non avesse alternative. E, adesso che grande lo è diventata, ha esaurito le scuse per non provarci davvero.



Oggi voglio presentarvi il primo romanzo di Angelica Cremascoli: Il re di picche e la regina di cuori - parte prima. Come è intuibile questo è solo il primo dei libri che narreranno la storia dei due protagonisti: Engie e Derek.
E' infatti già uscito un sequel del romanzo (Il re di picche e la regina di cuori - parte seconda) a cui probabilmente seguirà un ulteriore libro.
Il romanzo parte in modo lento e si sofferma forse eccessivamente in dettagli trascurabili ma poi, con lo scorrere delle pagine, ci si rende conto che la storia sta cominciando a carburare e da quel punto è praticamente impossibile separarsi dalle vicende di Engie, Derek/Key e il resto dei personaggi. Proseguendo con la lettura del romanzo vengono anche chiariti alcuni quesiti che potrebbero sorgere nelle vicende iniziali del romanzo e che inizialmente mi avevano portato a giudicarlo eccessivamente confuso.
E' chiaro che io abbia personalmente preferito la seconda metà del libro, in cui i comportamenti e le reazioni di Engie hanno cominciato ad apparirmi più chiari. Man mano che ho imparato a conoscere il personaggio sono riuscita a giustificare e comprendere le sue scelte, nonostante non siano state semplici da accettare. 
Con il suo stile vivace e ironico l'autrice è stata capace di farmi innamorare di ogni personaggio.
Ho adorato su tutti Brenda "Brownie" Brandi, un personaggio che inizialmente si è portati a considerare frivolo e superficiale ma che poi si rivela per essere per Engie un'amica come poche. "Brownie" è infatti l'unica capace di parlare chiaramente ad Engie e persino di organizzare sotterfugi e complotti pur di vedere finalmente Engie felice.

"L'amore non aspetta che tu sia pronta o no. Si tratta solo di salire o scendere da un treno in corsa che ti travolge e che viaggia su un binario sgangherato. Sicuro? Per niente. Ma quanto è desolante rimanere a terra quando si può vivere di pura adrenalina?"

La storia d'amore tra Engie e Derek è tra le più belle che abbia letto. Nonostante siano entrambi personaggi celebri la loro storia è quella di due ragazzi come tanti, il loro amore è lontano dalle copertine patinate e dagli scandali tipici del mondo dello spettacolo e questo elemento è stato sorprendentemente piacevole.
Engie, ferita da chi in passato l'ha abbandonata, si rifiuta di amare ancora. Per questo motivo si protegge con uno scudo di pungente sarcasmo e gelida indifferenza grazie al quale tiene lontano chiunque cerchi di instaurare con lei un rapporto più profondo. Ma la realtà è ben diversa da quella che  un osservatore distratto potrebbe dedurre. Engie ha una profonda voglia di tornare ad amare ed essere amata, tuttavia è, come spesso capita, lei stessa l'ostacolo che la separa da ciò che realmente desidera.

 

Derek, musicista idolatrato nonché casanova consumato, è un personaggio che inizialmente mi ha lasciata perplessa. Non riuscivo a comprendere i motivi di tanta pazienza nei confronti di una sconosciuta piuttosto acida. Egli infatti, con la sua determinazione, non lascia che Engie lo allontani, e tra chilometri di distanza, telefonate bruscamente interrotte, accese discussioni e passionali tregue egli comincerà ad abbattere le difese di Engie. Le motivazioni e i sentimenti di Derek verranno infine chiariti e tutto acquisirà maggior senso. 


Ho apprezzato molto il tentativo di inserire storyline minori, su tutte la toccante storia del piccolo Zac, che spero siano approfondite nel prossimo volume. Interessante anche la breve parentesi della vicenda di Pammy e del singolare percorso da lei intrapreso per sfuggire alla sua dipendenza.
Insieme allo sviluppo delle storie secondarie mi auguro sia approfondita quella sul passato di Engie e Jack, misterioso personaggio, di cui fino ad ora sappiamo ben poco ma che sarà probabilmente la chiave per comprendere a fondo il passato di Engie.

Nonostante in alcuni punti, per lo più iniziali, la storia sia un po' lenta, vale assolutamente la pena leggere questo romanzo, anche solo per l'indiscussa abilità dell'autrice di rendere vivi i personaggi di cui scrive. Impossibile da giudicare dalle prime pagine, bisogna leggerlo interamente per poterlo apprezzare sino in fondo. 

La mia valutazione è:

 e 1/2



Baci, Vale




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8 novembre 2015

Segnalazione: "Come miele e neve" di Siro T. Winters

Buongiorno!
Oggi voglio segnalarvi un romanzo che prossimamente vedrà anche una recensione su questo blog: "Come miele e neve" della talentuosa autrice emergente Siro T. Winter.



Scheda libro:
Titolo: Come miele e neve
Autore : Siro T. Winter
Editore: Self publishing 

Genere: Romance
Pagine: 642
Prezzo: 1,99 €







«Perché batte il cuore?» È questa la domanda che Lucia “Lou” Zarda, trent’anni, si è posta per tutta la sua vita. Ferita e delusa dopo la fine della storia decennale con Andrea Marini, Lou vive nel suo mondo fatto di colori e tele, chiusa nel bozzolo sicuro della sua piccola casa. La sua vita è scandita della tranquilla routine quotidiana tra il Museo d’arte contemporanea e le lunghe passeggiate solitarie fino alla spiaggetta che guarda al parco di Seurasaari di Helsinki. L’incontro inaspettato con il musicista che vive a pochi passi da lei, l’affascinante e misterioso Vilhelmi Niemi e i suoi verdi occhi di giada getterà mille dubbi su Lou, investendola con un turbinio di nuove emozioni, dubbi e speranze. La voglia di lasciarsi andare si scontra con l’antica paura di non essere abbastanza. Scappare o restare rischiando di essere ferita di nuovo? Lasciarsi amare o rifugiarsi nella solitudine rassicurante? Anni dopo, il destino porterà nuovamente Lou ad Helsinki: la terra che l’ha adottata e nella quale si sente a casa, la fredda e magica Finlandia con le sue aurore boreali e il sole di mezzanotte, dov’ è sempre stato il suo cuore. Il ricordo di Vilhelmi, di colui che ha amato profondamente non l’ha mai lasciata, tormentandola anche nei sogni. Forse le loro strade si incroceranno ancora una volta e Lou troverà la risposta alla sua domanda."
Estratto:

[...]



Le passò il fagotto con cautela e stando ben attenta a non toccargli le mani, prese il gattino che 
sembrava quasi scomparire tanto era minuscolo.





«Penso che per ora basti. Non insistere nel dargli da mangiare, riproviamo più tardi.»

Era quel “noi” sottinteso ad agitarla.

Con un movimento elegante degno di un lord inglese prese la tazza che era sul tavolo e iniziò a 
bere lentamente la tisana. Con una mano stretta intorno al gattino, prese anche lei la sua e iniziò a 

sorseggiarla.

Silenzio. Un imbarazzante silenzio che si poteva tagliare a fette.

Lou lo fissava ad occhi socchiusi al di sopra l'orlo della tazza.

Lui faceva lo stesso.

«Possiamo presentarci ora? - chiese all'improvviso lui. - È la seconda volta che vengo qui a casa tua 
e ancora non ci presentiamo... Ciao, sono Vilhelmi Taavi Niemi.» Le tese la mano.

“Si presentava sempre con nome cognome e secondo nome?”.

«Ciao, sono Lou. Lucia Zarda...»

«Ciao Lou...» 

Il suo nome sulle sue labbra diventava una colata di zucchero

«Finalmente ci conosciamo.»

Tutto ciò è surreale”, pensò Lou.

Lei in casa sua con un gatto mezzo morto a bere tisana in condizioni pietose, sul divano.

Con Vilhelmi Niemi.

Prese la sua mano. Se la aspettava fredda e morbida. 

La stretta invece era forte e le mani dure e caldissime.

Passò un tempo indefinito mentre si tenevano la mano.

Vilhelmi la guardava dritta negli occhi.

Lui aveva gli occhi più chiari, più limpidi e trasparenti che avesse mai visto. 

Giada tersa, cristallina. Grandi e dal taglio felino all’insù. 

Occhi del genere non potevano appartenere ad un uomo: erano troppo puri, innocenti eppure 
quei chiari laghi di giada sembravano nascondere paradiso e inferno in fondo a quelle pupille 

brillanti e profonde.

Un miagolio li riscosse entrambi. 
Lou lasciò andare la sua mano di scatto, spezzando l’incantesimo. 

[...]


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Baci, Vale

7 novembre 2015

Anticipazione: "After - amore infinito" e primo capitolo di "Before" di Anna Todd

Ecco in anteprima la trama e la data di pubblicazione di "After - amore infinito", quinto e ultimo libro della saga dallo straordinario successo di Anna Todd!



Titolo: After - Amore infinito
Autrice: Anna Todd
Genere: New Adult
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 1 dicembre 2015
Pagine: 448



La vita non è mai stata rose e fiori per Tessa e Hardin, ma ogni sfida che hanno affrontato ha rafforzato l'amore e reso sempre più solido il legame tra loro. Ora Tessa non è più la dolce, semplice, brava ragazza che era quando ha incontrato Hardin; così come lui non è più il crudele ragazzo lunatico di cui si è innamorata. Ma gli ostacoli non sono finiti. E mentre Hardin, man mano che il suo passato emerge, si fa più inquieto e respinge sempre con più forza Tessa e chiunque cerchi di stargli vicino, Tessa non è sicura di poterlo davvero salvare, senza sacrificare se stessa. Eppure si rifiuta di mollare senza lottare. Lottare per chi però: per Hardin o per se stessa?







Vi annunciamo che la Gallery Books ha acquistato i diritti in America per la pubblicazione di "Before", una novella presente sul Wattpad di Anna Todd che ci racconta il POV di Hardin e che diventerà un vero e proprio libro.
In Italia questo nuovo e attesissimo romanzo è previsto per la primavera del 2016. 

In anteprima ecco il primo capitolo di Before, tradotto dal profilo Wattpad di Anna Todd.


ESTRATTO:
 BEFORE - CAPITOLO 1


La neve cadeva, imbiancando l'asfalto, mentre lui se ne stava seduto da solo nel parcheggio. Le mani stringevano il volante della sua vecchia Ford Capri e riusciva a malapena a vedere chiaramente, figuriamoci pensare chiaramente. Come poteva averlo fatto? Come poteva essersi spinto tanto oltre così velocemente? Non ne era sicuro, ma sapeva, sentiva in fondo dentro sé stesso, che non avrebbe dovuto farlo e che se ne sarebbe pentito. Già se ne stava pentendo.

Lei doveva essere una semplice preda. Una bella ragazza con un sorriso innocente e gli occhi di uno strano colore che non avrebbero dovuto contenere alcun significato al loro interno. Non si sarebbe dovuto innamorare di lei e lei non avrebbe dovuto fargli venir voglia di diventare una persona migliore. Lui pensava di stare bene prima, se la passava proprio bene, prima di commettere il bellissimo errore di permetterle di diventare tutto il suo mondo. Ma la amava comunque, l'amava così tanto che era terrificato dall'idea di perderla, dal momento che perdere lei avrebbe significato perdere sé; stesso e lui non poteva sopportare di perdere qualcosa, dopo aver passato tutta la vita senza niente da perdere.

Mentre le sue dita stringevano più forte e le nocche diventavano bianche contro il volante nero, i suoi pensieri si facevano più confusi. Egli divenne più irrazionale e disperato e si rese conto in quel momento, col silenzio del parcheggio vuoto a soffocare le sue paure, che avrebbe fatto qualsiasi cosa, assolutamente qualsiasi cosa per poterla tenere per sempre.



TRE MESI PRIMA..

Gli ultimi giorni della pausa estiva sono sempre i migliori. Sono tutti fottutamente frenetici, cercando di vivere al massimo l'ultimo minuto dei loro piani e desideri estivi. Le feste si fanno più affollate, le ragazze più selvagge e non vedo fottutamente l'ora che inizi il semestre. Non perché sia una matricola idiota, emozionato per le meraviglie del mondo universitario. No, ma perché se gioco bene le mie carte, mi laureerò in primavera, con un intero anno d'anticipo.

Non male per un delinquente che nessuno si sarebbe mai neanche aspettato avrebbe frequentato l'università. Mia mamma era così terrificata per il mio futuro, che mi ha spedito dall'altra parte del mondo nel grande stato di Washington, dove vive mio padre. Ha usato la stupida scusa che voleva mi "riconnettessi" con lui, ma non mi sono fatto abbindolare. Sapevo che semplicemente non poteva né voleva più sopportare le mie merdate, quindi eccomi qui.

"Hai quasi fatto?"

Capelli rosa e labbra gonfie alza lo sguardo su di me tra le mie gambe. Avevo quasi dimenticato fosse qui.. 
"Sì"
 Avvolgo le mani intorno alle sue spalle e chiudo gli occhi, lasciando che il piacere fisico che mi sta procurando prenda il sopravvento. Una distrazione, ecco cos'è. Lo sono tutte loro.

La pressione nella spina dorsale cresce e provo a fingere che mi piaccia la sua compagnia per qualcosa in più del piacere sessuale, mentre vengo nella sua bocca calda. Alcuni secondi dopo, si sta pulendo le labbra con il dorso della mano, alzandosi in piedi.

Molly prende la sua borsa, cacciandone un tubetto di lucidalabbra. "Potresti almeno far finta che ti interessi, stronzo"
"E' già così" Mi schiarisco la voce. "Sto fingendo, intendo"

La schernisco. Lei alza gli occhi al cielo e il dito medio. 
Io sono interessato, sessualmente almeno. E' abbastanza brava a scopare, e a volte una compagnia decente.

"Coglione"

 Mormora, richiudendo il tubetto. Stava meglio con le labbra naturalmente rosa, labbra gonfie a causa del fatto che tra di esse c'è stato il mio cazzo.

Molly è una mia conoscenza. Beh, direi amica di letto.. la nostra "amicizia" non è esclusiva, neanche minimamente, e abbiamo entrambi piena libertà di fare cosa, o chi, cazzo vogliamo. Lei mi odia la metà del tempo, ma mi sta bene. La cosa è reciproca.


Il resto dei nostri amici non fa che romperci il cazzo al riguardo, ma funziona. Io sono annoiato e lei è qui, è brava a fare pompini e dopo non si trattiene a lungo. Situazione perfetta per me, e per lei, a quanto pare.

"Sarai qui stasera, per la festa?" Mi chiede.
Mi alzo anche io, infilando i boxer e i jeans.
"Vivo qui, no?" Alzo un sopracciglio. 

Odio questo posto e mi ritrovo quotidianamente a chiedermi come cazzo ho fatto a finire in una confraternita.
Quel pezzo di merda del mio donatore di sperma. Ecco come. Ken Scott è un casino da 10+, del peggior genere. Alcolizzata testa di cazzo per tutta la mia infanzia, solo per trasformare magicamente la sua vita e, probabilmente, risposare una donna con un figlio di soli due anni più piccolo di me.
La sua seconda occasione, suppongo. Lui si becca una fottuta seconda occasione e io mi becco di essere in una stupida confraternita del cazzo in un college del quale lui è praticamente al controllo. Però immagino che la stupida confraternita del cazzo ha anche i suoi vantaggi. Una casa enorme in cui si tengono feste quasi tutte le sere, un flusso costante di figa infinita e la parte migliore, nessuno fa il cazzone con me.
A nessuno dei ragazzi insignificanti quanto la pisciata di una formica di questa confraternita sembra importare che io non faccia sinceramente un cazzo per rappresentare la casa. Non indosso le loro stupide felpe né attacco i loro stupidi adesivi sul parabrezza della mia auto. Non partecipo a nessuna delle merdate del volontariato, e sicuro come la morte non me ne vado in giro ad urlare il nome di questa merda. Loro fanno delle cose non male per la comunità, ma quando non te ne fotte un cazzo della comunità, niente di tutto ciò ha importanza.
Quando mi guardo intorno nella stanza, è vuota. Molly se ne dev'essere andata senza che neanche me ne accorgessi. Prendo il mio cellulare e le chiavi dalla libreria vuota nell'angolo della stanza libera e apro la finestra per far entrare un po' d'aria prima di riutilizzare la camera stasera. Tutte queste stanza vuote nella casa vanno a mio favore, non sopporto di avere persone nella mia, di stanza. E' troppo personale o qualcosa del genere, non lo so, ma non mi piace, e in un modo o nell'altro, tutti hanno imparato a non andare nella mia stanza.
Mentre giro la chiave nella serratura, Louis barcolla nel corridoio, una ragazza bassina con i capelli ricci sotto il braccio. Lei non è discreta sulle cose che ha intenzione di fargli e io non sono discreto nel mio disgusto.
"Trovatevi una dannata stanza"
Urlo loro. Lei ridacchia e lui alza il medio. E' così che funziona da queste parti. Tutti mi ignorano o semplicemente mi dicono di andarmene a fanculo, in un modo o in un altro. A me sta bene, le persone non mi piacciono comunque. Preferisco molto di più starmene seduto qui, nella mia camera, da solo, in attesa del prossimo artificiale piacere.
Traccio le dita sugli scaffali polverosi della mia libreria. Non riesco a decidere quale romanzo ho voglia di leggere al momento, Hemingway forse? Può darmi una buona dose di cinismo. Bronte? Mi sarebbe utile una storia d'amore disfunzionale e piena di cazzate, ora come ora. Prendo cime tempestose e scalcio via gli stivali dai piedi, prima di stendermi sul letto.
Non so cosa c'è in questo romanzo che mi porta a leggerlo e rileggerlo così tante dannate volte, ma mi ritrovo sempre a sfogliare le pagine di questo tetro racconto. E' davvero incasinato, due persone che si avvicinano e poi si allontanano, distruggendo sé stessi e tutti quelli intorno a loro perché troppo egoisti e ostinati per darsi una regolata.
Per me, questo è il miglior fottuto tipo di storia. Voglio provare qualcosa leggendo e i romanzi sdolcinati, pieni di rose e arcobaleni mi fanno venir voglia di vomitare sulle pagine e dopo bruciare le prove.

"Cazzo, sì"
Sento la voce di una ragazza gridare attraverso le pareti sottili come carta.
"Chiudi quella cazzo di bocca!"
Sbatto un pugno contro il legno vecchio, prendo un cuscino e me lo spingo contro le orecchie.
Un altro fottuto anno. Un altro anno di corsi del cazzo e facili esami. Un altro anno di feste noiose piene di persone a cui importa troppo di cosa gli altri pensano di loro. Un altro dannato anno di resistenza e potrò riportare il mio culo a Londra, il posto a cui appartengo.




Quindi... non ci resta che aspettare l'uscita!

Baci, Vale











Recensione: After - anime perdute (#4) di Anna Todd



Titolo: After - Anime perdute 
Autrice: Anna Todd
Genere: New Adult
Editore: Sperling & Kupfer



Tessa è pronta per iniziare una nuova vita a Seattle. Da sola. Troppe volte il suo cuore ha dimenticato le cose terribili che Hardin le ha fatto, ma ora la ragione non le permette più di rinunciare al suo sogno e alla sua dignità. E restare lontani, forse, farà bene a entrambi. Mentre lei però cerca di ricominciare da zero, suo padre e Hardin inaspettatamente si avvicinano l'un l'altro. 
Che sia la prova che Hardin è cambiato e può diventare una persona migliore? O è soltanto una finzione? C'è ancora una speranza per loro? Tessa ci vuole credere e si getta ancora una volta a capofitto in questo tormentato rapporto. Tra lei e Hardin le cose sembrano andare meglio del solito e le notti sono più passionali che mai. Eppure chi le sta accanto è convinto che la loro storia entrerà presto in una nuova spirale distruttiva dalla quale Tessa non potrà uscire indenne. Per salvare la sua relazione dovrà lottare con tutta se stessa. Senza contare che il destino ha in serbo un colpo crudele che tirerà fuori il peggio di Hardin... Tessa riuscirà a dissipare le tenebre che Hardin ha in sé?



Finalmente è tornato After! Questo quarto, che in realtà è ancora il terzo capitolo della saga (come molti sapranno "After we fell", terzo libro in America, è stato diviso in due libri nell'edizione italiana) si è fatto desiderare come non mai. E non sicuramente non ha deluso le aspettative.

Il fatto che il finale del terzo libro non fosse stato programmato dall'autrice è palese se confrontiamo lo scialbo epilogo di "Come mondi lontani" con quello di "Anime perdute"

Questo è il finale di un libro! Con un cliffhanger da mozzare il fiato e che ti porta ad attendere il volume successivo con un'incredibile trepidazione.

Anime perdute segue la scia del volume precedente, continuando il cammino di maturazione dei due protagonisti.
Tessa, testarda e orgogliosa, è determinata a restare a Seattle nonostante la città in cui tanto anelava vivere l'abbia delusa. 

La protagonista femminile si sta rivelando, a mio parere, un personaggio fondamentalmente ipocrita e ad ogni pagina la mia idea non viene che confermata.
Con la giustificazione di voler mantenere il controllo sulla sua vita e di non farsi assoggettare da Hardin, la ragazza continua, nonostante le sue promesse, a frequentare Zed, asserendo di volergli rimanere amica. Ma è chiaro a tutti, compresa lei, che quest'amicizia sia tutto fuorché sincera e innocente.

E' evidente infatti che quando il controllo ossessivo di Hardin sulla sua vita non intacca il suo rapporto con Zed o lo stare a Seattle, Tessa obbedisce ai suoi ordini come un mansueto cagnolino.



Hardin, invece, non fa che confermare il fatto che stia seriamente intraprendendo un percorso di crescita interiore. Sicuramente le sua gelosia ossessiva e le sue reazioni eccessive, e spesso violente, non sono state completamente cancellate, tuttavia è evidente che egli stia cercando di cambiare in meglio per il bene di Tessa e per il loro rapporto. Emblematico è l'incontro con Zed dove, sì, finisce per offrirgli un compenso monetario pur di allontanarlo dall'amata, ma riesce a resistere all'impulso di utilizzare la violenza, cosa che l'Hardin dei primi libri non avrebbe esitato a fare.



"Anime perdute" continua ad approfondire, come iniziato in "Come mondi lontani", il rapporto tra i protagonisti e le corrispettive famiglie. Parte infatti, sulla scia del precedente, con le dinamiche della famiglia di Tessa, svelando particolari sul passato dei genitori di Tessa e sul loro rapporto in gioventù, rivelazione che scuoterà non poco Hardin, tanto suscettibile alle provocazioni sul suo rapporto con Tessa.
La seconda parte del romanzo invece tratta del rapporto di Hardin con la famiglia, grazie anche al viaggio in Inghilterra, fino ad arrivare al finale che ci lascia intuire che vi saranno enormi rivelazioni nell'ultimo libro della saga.

Personalmente ho apprezzato maggiormente questa parte che la precedente, che ho trovato bella ma meno scorrevole e piacevole rispetto ad "Anime perdute".
La Todd non fa che riconfermarsi un'eccellente autrice, capace di non rendere mai banale la narrazione e al contempo facendola risultare estremamente credibile.

La mia valutazione è:



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Baci, Vale


6 novembre 2015

Segnalazione: "Failure to queen" di Irene Colabianchi

Buongiorno! Oggi voglio segnalarvi un nuovo libro, il primo della Boogeyman saga, scritto dalla giovane Irene Colabianchi: "Failure to Queen".



Scheda libro:
Titolo: Failure to Queen
Autrice: Irene Colabianchi
Prezzo: 2,99 €
Pagine: 304 ( in ebook) 360 (in cartaceo)
Genere: Fantasy Romance (YA)
Saga di appartenenza: Boogeyman Saga (#1)
















Crystal Young ha sedici anni e vive con il padre in una cittadina del Vermont, sulle rive di un lago. Vive una vita ordinaria, tra amici e scuola. Finirà per dover affrontare diverse insidie, quando in città arriva Elliott Davis e i suoi amici. Sono ragazzi scontrosi, misteriosi ed estremamente affascinanti. 



Crystal dovrà andare alla ricerca di spiegazioni per scoprire cosa sta succedendo e perché d'improvviso avvengono fatti inspiegabili: il padre rischia di morire diverse volte e qualcuno sembra proprio avercela con lui e la figlia, gli stessi Davis sono strani e lei si ritrova ad avere a che fare con l'arrogante Elliott. Sono entrambi presi l'uno dall'altra senza neanche rendersene conto, ma, come dice il detto, niente è come sembra e quando Crystal avrà la risposta a tutte queste stranezze, dovrà fare delle scelte e imparare a conoscere il mondo della Scacchiera Nera, dove i componenti del gioco degli scacchi sono creature dall'aspetto umano e l'anima d'ombra, che fanno riferimento all'Uomo Nero. 

La Scacchiera Nera svelerà i suoi segreti... Sarete pronti ad incontrare l’Uomo Nero?



Estratto:

Osservo la barra di sicurezza davanti a me, che ancora non deve essere abbassata, quindi guardo in basso e per poco non vedo fuggire anche il mio cuore. 

"Sei sicura di volerlo fare?"

"Quante probabilità ci sono che la montagna russa si guasti o che cada in mille pezzi?" mi lascio sfuggire, la voce rotta da un' irrefrenabile paura del vuoto sotto di noi.
Si porta una mano al mento, come se stesse ragionando su un dilemma esistenziale, ma so per certo che mi sta prendendo in giro. "Riguardo al guasto direi una su cinque, per la seconda dipende da come hanno montato la struttura".
Deglutisco. "E...?"
Si guarda intorno, poi afferra la barra davanti e inizia a muovere la carrozza, facendomi spaventare a morte. Traballiamo, potremmo cadere...
"Elliott, fermati!" protesto.
Mary e JP chiacchierano normalmente e sono così rilassati che quasi li invidio. 
"Ehm, scusi signore, voglio scendere" grido all' uomo barbuto, che mi ignora e dà il segnale per tirare giù la barra di metallo.
"Inizia la corsa" urla Mary davanti a me.
"Cavoli, cavoli, cavoli!" ringhio, la testa china sulla barra tirata giù e la sensazione che questo sarà il mio ultimo minuto di vita.
"Wow, sei davvero terrorizzata" commenta Elliott e avverto la sua mano sulla mia testa. 
Gliela spazzo via. "Non mi toccare".
Alza le braccia in segno di resa e si perde in una risata fragorosa, mentre la carrozza inizia a muoversi sotto di noi, stridendo sulle rotaie. "Moriremo, moriremo, moriremo" borbotto scuotendo la testa, ormai senza speranza. 
"No, sarà divertente invece".
Guardo truce Elliott, che fischietta come se non fosse successo niente. 
La carrozza inizia la salita, la parte peggiore forse, in cui ci alziamo da terra sempre di più, lasciandoci sotto l' intero parco e anche i suoi visitatori. 
Mi vien da vomitare.
Me la sto facendo addosso. 
"Respira e rilassati" mi sussurra Elliott toccandomi la testa e soffiando le parole sul collo. 
Mi ridesto. "Rilassarmi?" domando sconvolta, respirando a fatica.
Sorride, poi il vuoto ci inghiotte.




Booktrailer:


In formato ebook qui:



Il cartaceo (con segnalibro) è acquistabile scrivendo all'email dell'autrice irecola999@gmail.com o contattando l'autrice sulla sua pagina Facebook.









L'autrice:

Irene Colabianchi è nata a Roma nel 1999. 

Frequenta il Liceo Artistico “Via di Ripetta”. 
Le piace scrivere e passeggiare per i parchi della sua città. 
È chiamata da tutti "la scrittrice".

"Failure to Queen" è il primo romanzo della "Boogeyman Saga" di cui fanno parte anche altri romanzi ("The Match", "Checkmate" e altri racconti a seguire). 




Vostra, Vale

5 novembre 2015

Segnalazione: "La Rosa e il Deserto" di Lorenza Bartolini




 Salve a tutti, oggi vi segnalo "La Rosa e il Deserto", romanzo fantasy-storico, che spero di riuscire a leggere e recensire al più presto, di Lorenza Bartolini.





Scheda libro:
Titolo: La Rosa e il Deserto
Autrice: Lorenza Bartolini
Genere: Fantasy - Storico
Pagine: 434
Collana: La saga della rosa
Editore: Self-published












Marylya, bella e vivace principessa del Regno del Nord, deve mettere da parte la sua innata voglia di libertà ed accettare di sposare Mikelle, il principe del Regno del Sud, per rafforzare l'oramai duratura pace tra i due popoli, dopo un passato di sanguinosi conflitti. Il giovane però si rivela spietato e insensibile nei confronti della sposa, e, come se non bastasse, la sorella di Mikelle, Sadyoh, non tarda a mostrare tutta la sua ostilità e antipatia verso Marylya. L'unico ad esserle amico e pronto a sostenerla è Meros, fratellastro di Mikelle, che al fianco della principessa si troverà ad affrontare una battaglia dall'alta posta in gioco: la riconquista della pace tra i Regni.


Estratto:

[...]

I tamburi si fermarono, anche la pioggia s’interruppe e intorno a noi calò il silenzio.

“Sono il principe Mikelle Xerofit, erede al trono del Regno del Sud, giunto fin qui per servirvi”. Elegante, s’inchinò davanti a noi, con lo sguardo abbassato.

Questo gesto di umiltà colpì subito il re, il quale gli diede l’ordine di alzarsi.

“Mikelle, siamo onorati della tua presenza. La nostra casa è la tua casa. Niente formalità di corte. Presto sarai per me come un figlio”. Con queste parole, mio padre tese la mano verso di me, avvicinandomi al principe.

Dovetti alzare la testa per guardarlo negli occhi e, quando i nostri sguardi si incrociarono, mi persi nel suo sorriso e la paura si dissolse come neve al sole.

Non aveva più le trecce come nel quadro, ma lucenti capelli neri e corti, in disordine. Probabilmente, si era passato una mano in testa per ripulirsi dai petali di rose che i cittadini avevano lanciato al suo passaggio.

Stavo per inchinarmi, quando lui mi trasse a sé, baciandomi sull’angolo della bocca.

“Siete veramente bella, proprio come l’ambasciatore vi ha descritta” mi sussurrò all’orecchio.

Mi sentii avvampare il volto, non so se per il bacio, o per le sue parole. Lo ringraziai, balbettando vergognosamente.

“Adesso permettetemi di presentarvi la mia famiglia” disse con un sorriso smagliante, girandosi verso il suo seguito.

Con un gesto del principe, una portantina tutta decorata e dipinta in oro, sorretta da quattro persone, si avvicinò a noi. Da essa scese una splendida ragazza dalla pelle color caramello, come quella del fratello. Lunghi capelli neri raccolti in una treccia, ricadevano quasi fino a terra, decorati con nastri di seta arancione e gemme. Uno stretto corpetto, abbellito con perle, le risaltava il punto vita e la sua gonna era lunga, con una fitta plissettatura. Sulle spalle aveva un mantello per ripararsi dalla pioggia. Prese la mano di Mikelle e fece una riverenza. Rimasi stupefatta dalla quantità di bracciali in avorio che le ornavano i polsi.

“La mia preziosa sorella Sadyoh. Principessa di Afke”.

“Spero che diventeremo come sorelle, principessa Marylya”. La sua voce non mi piacque, era ambigua, e i suoi occhi non fecero altro che scrutarmi con malcelata ostilità.

Subito dopo, si avvicinò una terza figura, un ragazzo avvolto in un mantello color sabbia e una mano inguantata.

“Lieto di fare la vostra conoscenza, sono Meros, principe di Afke” si presentò con una riverenza e lo sguardo rivolto a terra. “Ho una piccola sorpresa per voi” continuò mettendosi due dita in bocca ed emettendo un fischio prolungato.

Dal cielo giunse un grido, e dopo pochi istanti, una bellissima aquila dalla testa bianca si posò sul braccio del principe. Nel becco, stringeva una rosa bianca, che mi venne donata da Meros: “Un dono che rispecchia la vostra purezza, Altezza”.

[...]


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L'autrice:
Lorenza Bartolini è nata nel 1982. Dopo gli studi, ha lavorato per anni nel settore della ristorazione, e solo di recente ha deciso di scrivere il suo primo romanzo. Con i piedi per terra e la testa fra le nuvole, ha cominciato per gioco, senza pensare che da qualche pagina sarebbe giunta a comporre un intero libro. Fa il suo esordio, nel mondo della narrativa, con una storia d'amore e di guerra incentrata su Marylya e Meros, che ha suscitato l'entusiasmo di amici e parenti.

"La Rosa e il Deserto" è il suo primo volume, autopubblicato su Amazon, e sarà seguito da "La Rosa e l'Oceano".




Vostra, Vale



 

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