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7 novembre 2015

Anticipazione: "After - amore infinito" e primo capitolo di "Before" di Anna Todd

Ecco in anteprima la trama e la data di pubblicazione di "After - amore infinito", quinto e ultimo libro della saga dallo straordinario successo di Anna Todd!



Titolo: After - Amore infinito
Autrice: Anna Todd
Genere: New Adult
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 1 dicembre 2015
Pagine: 448



La vita non è mai stata rose e fiori per Tessa e Hardin, ma ogni sfida che hanno affrontato ha rafforzato l'amore e reso sempre più solido il legame tra loro. Ora Tessa non è più la dolce, semplice, brava ragazza che era quando ha incontrato Hardin; così come lui non è più il crudele ragazzo lunatico di cui si è innamorata. Ma gli ostacoli non sono finiti. E mentre Hardin, man mano che il suo passato emerge, si fa più inquieto e respinge sempre con più forza Tessa e chiunque cerchi di stargli vicino, Tessa non è sicura di poterlo davvero salvare, senza sacrificare se stessa. Eppure si rifiuta di mollare senza lottare. Lottare per chi però: per Hardin o per se stessa?







Vi annunciamo che la Gallery Books ha acquistato i diritti in America per la pubblicazione di "Before", una novella presente sul Wattpad di Anna Todd che ci racconta il POV di Hardin e che diventerà un vero e proprio libro.
In Italia questo nuovo e attesissimo romanzo è previsto per la primavera del 2016. 

In anteprima ecco il primo capitolo di Before, tradotto dal profilo Wattpad di Anna Todd.


ESTRATTO:
 BEFORE - CAPITOLO 1


La neve cadeva, imbiancando l'asfalto, mentre lui se ne stava seduto da solo nel parcheggio. Le mani stringevano il volante della sua vecchia Ford Capri e riusciva a malapena a vedere chiaramente, figuriamoci pensare chiaramente. Come poteva averlo fatto? Come poteva essersi spinto tanto oltre così velocemente? Non ne era sicuro, ma sapeva, sentiva in fondo dentro sé stesso, che non avrebbe dovuto farlo e che se ne sarebbe pentito. Già se ne stava pentendo.

Lei doveva essere una semplice preda. Una bella ragazza con un sorriso innocente e gli occhi di uno strano colore che non avrebbero dovuto contenere alcun significato al loro interno. Non si sarebbe dovuto innamorare di lei e lei non avrebbe dovuto fargli venir voglia di diventare una persona migliore. Lui pensava di stare bene prima, se la passava proprio bene, prima di commettere il bellissimo errore di permetterle di diventare tutto il suo mondo. Ma la amava comunque, l'amava così tanto che era terrificato dall'idea di perderla, dal momento che perdere lei avrebbe significato perdere sé; stesso e lui non poteva sopportare di perdere qualcosa, dopo aver passato tutta la vita senza niente da perdere.

Mentre le sue dita stringevano più forte e le nocche diventavano bianche contro il volante nero, i suoi pensieri si facevano più confusi. Egli divenne più irrazionale e disperato e si rese conto in quel momento, col silenzio del parcheggio vuoto a soffocare le sue paure, che avrebbe fatto qualsiasi cosa, assolutamente qualsiasi cosa per poterla tenere per sempre.



TRE MESI PRIMA..

Gli ultimi giorni della pausa estiva sono sempre i migliori. Sono tutti fottutamente frenetici, cercando di vivere al massimo l'ultimo minuto dei loro piani e desideri estivi. Le feste si fanno più affollate, le ragazze più selvagge e non vedo fottutamente l'ora che inizi il semestre. Non perché sia una matricola idiota, emozionato per le meraviglie del mondo universitario. No, ma perché se gioco bene le mie carte, mi laureerò in primavera, con un intero anno d'anticipo.

Non male per un delinquente che nessuno si sarebbe mai neanche aspettato avrebbe frequentato l'università. Mia mamma era così terrificata per il mio futuro, che mi ha spedito dall'altra parte del mondo nel grande stato di Washington, dove vive mio padre. Ha usato la stupida scusa che voleva mi "riconnettessi" con lui, ma non mi sono fatto abbindolare. Sapevo che semplicemente non poteva né voleva più sopportare le mie merdate, quindi eccomi qui.

"Hai quasi fatto?"

Capelli rosa e labbra gonfie alza lo sguardo su di me tra le mie gambe. Avevo quasi dimenticato fosse qui.. 
"Sì"
 Avvolgo le mani intorno alle sue spalle e chiudo gli occhi, lasciando che il piacere fisico che mi sta procurando prenda il sopravvento. Una distrazione, ecco cos'è. Lo sono tutte loro.

La pressione nella spina dorsale cresce e provo a fingere che mi piaccia la sua compagnia per qualcosa in più del piacere sessuale, mentre vengo nella sua bocca calda. Alcuni secondi dopo, si sta pulendo le labbra con il dorso della mano, alzandosi in piedi.

Molly prende la sua borsa, cacciandone un tubetto di lucidalabbra. "Potresti almeno far finta che ti interessi, stronzo"
"E' già così" Mi schiarisco la voce. "Sto fingendo, intendo"

La schernisco. Lei alza gli occhi al cielo e il dito medio. 
Io sono interessato, sessualmente almeno. E' abbastanza brava a scopare, e a volte una compagnia decente.

"Coglione"

 Mormora, richiudendo il tubetto. Stava meglio con le labbra naturalmente rosa, labbra gonfie a causa del fatto che tra di esse c'è stato il mio cazzo.

Molly è una mia conoscenza. Beh, direi amica di letto.. la nostra "amicizia" non è esclusiva, neanche minimamente, e abbiamo entrambi piena libertà di fare cosa, o chi, cazzo vogliamo. Lei mi odia la metà del tempo, ma mi sta bene. La cosa è reciproca.


Il resto dei nostri amici non fa che romperci il cazzo al riguardo, ma funziona. Io sono annoiato e lei è qui, è brava a fare pompini e dopo non si trattiene a lungo. Situazione perfetta per me, e per lei, a quanto pare.

"Sarai qui stasera, per la festa?" Mi chiede.
Mi alzo anche io, infilando i boxer e i jeans.
"Vivo qui, no?" Alzo un sopracciglio. 

Odio questo posto e mi ritrovo quotidianamente a chiedermi come cazzo ho fatto a finire in una confraternita.
Quel pezzo di merda del mio donatore di sperma. Ecco come. Ken Scott è un casino da 10+, del peggior genere. Alcolizzata testa di cazzo per tutta la mia infanzia, solo per trasformare magicamente la sua vita e, probabilmente, risposare una donna con un figlio di soli due anni più piccolo di me.
La sua seconda occasione, suppongo. Lui si becca una fottuta seconda occasione e io mi becco di essere in una stupida confraternita del cazzo in un college del quale lui è praticamente al controllo. Però immagino che la stupida confraternita del cazzo ha anche i suoi vantaggi. Una casa enorme in cui si tengono feste quasi tutte le sere, un flusso costante di figa infinita e la parte migliore, nessuno fa il cazzone con me.
A nessuno dei ragazzi insignificanti quanto la pisciata di una formica di questa confraternita sembra importare che io non faccia sinceramente un cazzo per rappresentare la casa. Non indosso le loro stupide felpe né attacco i loro stupidi adesivi sul parabrezza della mia auto. Non partecipo a nessuna delle merdate del volontariato, e sicuro come la morte non me ne vado in giro ad urlare il nome di questa merda. Loro fanno delle cose non male per la comunità, ma quando non te ne fotte un cazzo della comunità, niente di tutto ciò ha importanza.
Quando mi guardo intorno nella stanza, è vuota. Molly se ne dev'essere andata senza che neanche me ne accorgessi. Prendo il mio cellulare e le chiavi dalla libreria vuota nell'angolo della stanza libera e apro la finestra per far entrare un po' d'aria prima di riutilizzare la camera stasera. Tutte queste stanza vuote nella casa vanno a mio favore, non sopporto di avere persone nella mia, di stanza. E' troppo personale o qualcosa del genere, non lo so, ma non mi piace, e in un modo o nell'altro, tutti hanno imparato a non andare nella mia stanza.
Mentre giro la chiave nella serratura, Louis barcolla nel corridoio, una ragazza bassina con i capelli ricci sotto il braccio. Lei non è discreta sulle cose che ha intenzione di fargli e io non sono discreto nel mio disgusto.
"Trovatevi una dannata stanza"
Urlo loro. Lei ridacchia e lui alza il medio. E' così che funziona da queste parti. Tutti mi ignorano o semplicemente mi dicono di andarmene a fanculo, in un modo o in un altro. A me sta bene, le persone non mi piacciono comunque. Preferisco molto di più starmene seduto qui, nella mia camera, da solo, in attesa del prossimo artificiale piacere.
Traccio le dita sugli scaffali polverosi della mia libreria. Non riesco a decidere quale romanzo ho voglia di leggere al momento, Hemingway forse? Può darmi una buona dose di cinismo. Bronte? Mi sarebbe utile una storia d'amore disfunzionale e piena di cazzate, ora come ora. Prendo cime tempestose e scalcio via gli stivali dai piedi, prima di stendermi sul letto.
Non so cosa c'è in questo romanzo che mi porta a leggerlo e rileggerlo così tante dannate volte, ma mi ritrovo sempre a sfogliare le pagine di questo tetro racconto. E' davvero incasinato, due persone che si avvicinano e poi si allontanano, distruggendo sé stessi e tutti quelli intorno a loro perché troppo egoisti e ostinati per darsi una regolata.
Per me, questo è il miglior fottuto tipo di storia. Voglio provare qualcosa leggendo e i romanzi sdolcinati, pieni di rose e arcobaleni mi fanno venir voglia di vomitare sulle pagine e dopo bruciare le prove.

"Cazzo, sì"
Sento la voce di una ragazza gridare attraverso le pareti sottili come carta.
"Chiudi quella cazzo di bocca!"
Sbatto un pugno contro il legno vecchio, prendo un cuscino e me lo spingo contro le orecchie.
Un altro fottuto anno. Un altro anno di corsi del cazzo e facili esami. Un altro anno di feste noiose piene di persone a cui importa troppo di cosa gli altri pensano di loro. Un altro dannato anno di resistenza e potrò riportare il mio culo a Londra, il posto a cui appartengo.




Quindi... non ci resta che aspettare l'uscita!

Baci, Vale











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